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Cosmetici senza glutine? Una cinica trovata pubblicitaria…

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pollice giùSabato stavo leggendo il numero di settembre di Informasì (la rivista del biologico) e fra le lettere inviate alla rivista ho notato quella di Elisabetta che aveva scoperto da poco di essere celiaca e quindi chiedeva chiarimenti circa la dicitura Senza glutine riportata su alcuni cosmetici.

La risposta che sarebbe seguita la immaginavo, essendo a conoscenza del problema, infatti l’AIC scrive di aver già segnalato casi del genere e che il 18 gennaio è arrivato anche un pronunciamento dell’Ist, Autodisciplina Pubblicitaria che ha disposto l’immediata cessazione di una campagna pubblicitaria che promuoveva alcuni cosmetici ricorrendo alla dicitura “Senza glutine”.

Scrive inoltre  l’AIC sul suo sito: Tutti i detergenti (inclusi i dentifrici, i colluttori e le paste per dentiera), i cosmetici (inclusi rossetto e burro di cacao) e i prodotti per uso esterno non comportano rischi per il celiaco e possono essere utilizzati in tranquillità.

La celiachia è infatti un’intolleranza alimentare che ha come organo bersaglio l’intestino tenue e la presenza di glutine in cosmetici, detergenti, o altri prodotti che possano venire a contatto con la pelle o le mucose, come anche quelle della bocca, non comporta alcun rischio per i celiaci.

Analogamente ai farmaci, la quantità di dentifricio o rossetto che può essere accidentalmente ingerita nell’uso quotidiano, anche qualora questi prodotti contenessero glutine per contaminazione accidentale o come eccipiente di particolari principi attivi, non può comportare comunque un’assunzione significativa di glutine.

E facile pensare che queste pubblicità siano ingannevoli, ma a quanto pare non sono proibite e/o  sanzionate, a differenza delle scritte del tipo “adatto ai celiaci” o “per celiaci” su cosmetici o detergenti che profilano a tutti gli effetti come pubblicità ingannevoli ai sensi degli artt. 19 e ss. del Codice del Consumo, in quanto il prodotto vanterebbe proprietà che tutti i prodotti analoghi possiedono.

Io soffro di un’intolleranza ad alcuni farmaci, che può facilmente essere mortale. E’ una situazione che ti condiziona nella vita di tutti i giorni, ma tutto sommato sui medicinali riesci ad avere un controllo diretto, a meno di un ricovero e/o di uno stato di incoscienza.

In campo alimentare cambia tutto, dato che è facile avere nel piatto, in maniera inconsapevole, l’alimento che ci causa problemi ed a quel punto stai molto, molto attento.

Evidenziare che un cosmetico è Senza glutine induce a pensare che in tutti gli altri ci sia e quindi orienta i tuoi acquisti, sfruttando i tuoi giustificati timori.

Quello che mi preme sottolineare è il fatto che dei pubblicitari, pagati a loro volta da aziende che avranno approvato le campagne pubblicitarie e relativi slogan, abbiano pianificato a tavolino il tutto, facendo leva sull’emotività e la sensibilità di persone che devono convivere con un problema serio come un’intolleranza alimentare.

A livello umano, per che mi riguarda, sono vergognose e, una volta di più, auspicherei un boicottaggio di chi pubblicizza prodotti con questi subdoli trucchetti.



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